La Tarentilla è una fabula palliata del commediografo e tragediografo latino Gneo Nevio del III sec. a.C. Si tratta, dunque, di una commedia latina di argomento greco; il titolo è traducibile in italiano come La ragazza di Taranto, e deriva dal nome latino della città,Tarentum. È la meglio conservata tra le commedie di Nevio, ed è l'unica delle trentacinque di cui si ha notizia e di cui sia possibile ricostruire, seppure sommariamente, la trama. Fu tratta da una commedia greca di cui non è rimasta alcuna notizia, e ottenne a Roma un grandissimo successo di pubblico.
L'opera si apre con un prologo a carattere polemico, in cui Nevio sottolineava come uno schiavo potesse in Grecia criticare una tragedia o una commedia, mentre a Roma non era ammesso che lo facesse un uomo libero: Nevio intendeva, dunque, sostenere che uno schiavo in Grecia godeva di una libertà maggiore di quella di un cittadino libero romano.